Il caso di Gloria

 

Oggi è venuta da me Gloria, una ragazza di 15 anni che oltre a studiare gioca pallavolo e suona il flauto traverso. Da circa 3 mesi Gloria soffre di blocchi alla schiena in zona lombare, una sorta di rigidità muscolare che non le permette di giocare o di fare alcune cose durante gli allenamenti. Abbiamo già identificato in sedute precedenti che l’origine di questo problema è psicosomatica e molto dipendente dall’ansia con cui vive la sua vita e anche il papà è d’accordo con la mia versione dei fatti.
Oggi però Gloria era specialmente giù di corda, ho fatto fatica a farla parlare e a farle esprimere cosa la preoccupava. Dopo qualche domanda mi ha detto che si angosciava a causa del poco tempo che aveva a disposizione per preparare le interrogazioni e che spesso pensava di non farcela ad arrivare pronta alla prova. Ma non era soltanto questo e quindi ho indagato ancora e, con la sua collaborazione, abbiamo capito che lei tende a dare il massimo di sé in ogni cosa che fa, ma non ottiene mai il risultato che si aspetta ovvero vuole sempre di meglio. Questo la mette in una situazione di costante frustrazione e passa più tempo a pensare che poteva fare di meglio invece che pensare che l’importante è aver superato la prova. Lei ha incominciato a capire la stupidità della situazione e ha iniziato a ridere. Poi è diventata seria ancora e mi ha chiesto come poteva cambiare. A quel punto io le ho chiesto che modello genetico principalmente stava seguendo, se il papà o se la mamma, e lei ha riso dicendo che entrambi sono così. Quindi questo è il programma che lei ha ereditato e che sta portando avanti nella sua vita. Così le ho fatto capire che deve usare la creatività, qualità spirituale, per scaricare degli aggiornamenti per questi programmi/modelli genetici in modo da creare modi comportamentali diversi che la facciano vivere più serena e di conseguenza in salute. Lei ha riso con gioia e finalmente sono riuscito a sbloccare il suo diaframma che aveva un’importante tensione fisica di origine emotiva che le impediva di muovere bene anche la zona dorso-lombare.

Alberto Allas
Fisioterapista&Osteopata

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